I
disturbi dell’apprendimento (DSA) sono oggi oggetto di un diffuso e
crescente interesse, coinvolgendo circa 350.000 alunni delle scuole
dell'obbligo.
A
seguito della crescente richiesta di valutazioni da parte delle
famiglie (spesso indirizzate da insegnanti attenti) il Servizio
Sanitario Locale si è trovato ad essere oberato di richieste di
valutazioni, in un periodo di continui tagli alla spesa pubblica.
La
conseguenza è una lista d'attesa che va da sei a dodici mesi, in una
fase della vita dell'uomo che necessita di un intervento tempestivo.
DSA:
di cosa si tratta. Sono
disturbi, su base neurobiologica, che coinvolgono uno specifico
gruppo di abilità (lettura, scrittura, calcolo), ma che lasciano
inalterato il funzionamento cognitivo globale. Il DSA é definito un
disturbo cronico, poiché la sua espressione si manifesta con
caratteristiche differenti in base all'età e alle richieste
ambientali. Il quadro clinico é spesso molto complesso poiché può
portare con sé conseguenze sul piano sociale, relazionale, emotivo e
motivazionale. E’ verosimile infatti stimare una pregressa
incidenza di queste difficoltà, misconosciute, come concausa nel
disagio sociale in adolescenza, nell'abbandono scolastico precoce e
in certe forme di delinquenza giovanile.
La
diagnosi. La
legge 8 ottobre 2010 n.170 "Nuove
norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito
scolastico"1
riprende i contenuti della Consensus Conference che, tra il 2006 ed
il 2007, ha delineato l'importanza di un approccio interdisciplinare
alla diagnosi di DSA.
A
seguito della crescente richiesta la Regione Piemonte (in
applicazione della C.M. MIUR n. 8-561 del 6/3/2013) riconosce oggi a
pieno titolo anche le diagnosi DSA emesse da strutture private,
fornendo quindi alle famiglie l’opportunità di intraprendere il
percorso diagnostico privatamente. Resta il problema dei costi
elevati praticati da molti centri privati.
L’Associazione
E.C.O. In
accordo con la sua vocazione, ha avviato un progetto di supporto alle
famiglie con bambini che presentano un sospetto D.S.A., che prevede
la possibilità di formulare, in
tempi brevi e a costi contenuti, una diagnosi
rigorosamente compilata da professionisti nel rispetto
della Consesus Conference. In questo modo, sia la scuola che la
famiglia possono attivarsi tempestivamente per una diagnosi precoce e
percorsi didattici riabilitativi, come previsto
dalla legge quadro sui DSA (comma f, art 2, L. 170/10)1.
La precocità della presa in carico e dell'intervento è fondamentale
affinché i ragazzi possano mettere in campo le loro potenzialità e
possano sentirsi capiti, sostenuti e aiutati. Un intervento precoce
può inoltre evitare l'insorgere di complicanze emotive spesso
correlate al disturbo (bassa autostima, ansia, depressione, condotte
oppositive-provocatorie, ecc.).
Per
la formulazione della diagnosi, l’Associazione ECO si avvale di una
psicologa con specifica formazione in ambito neuropsicologico
(dott.ssa Debora Tonello), che si occupa della valutazione cognitiva
ed emotiva, e di una logopedista (dott.ssa Barbara De Tommaso) che si
occupa della valutazione degli apprendimenti, in grado di fornire le
loro prestazioni professionali sulla scorta di una formazione
specifica e di una consolidata esperienza in materia.
Associazione ECO
sede legale: Via Biella 48, 10152 Torino
per informazioni
Tel. 3500261835
1
D.L.
170/2010, quadro normativo di riferimento per i DSA.
2
“Per
quanto riguarda gli alunni in possesso di una diagnosi di DSA
rilasciata da una struttura privata, si raccomanda – nelle more del
rilascio della certificazione
da parte di strutture sanitarie pubbliche o accreditate - di adottare
preventivamente le misure previste dalla Legge 170/2010”. (Pag. 2 e
3 della CM MIUR n. 8-561 del 6/3/2013).